Pensioni rivalutate e importi in aumento, le maggiorazioni arriveranno presto: dettagli, cifre e date

Tempo di bilanci: il Governo, a breve, dovrà presentare la bozza della manovra di Bilancio 2025. Importanti novità sul fronte delle pensioni.

Siamo sempre più vicini alla prossima manovra di Bilancio e il Governo di Giorgia Meloni, a breve, dovrà presentare la prima bozza. Si prevedono importanti novità su tutti i fronti anche se il campo maggiormente interessato dai cambiamenti sarà quello delle pensioni.

pensioni nel 2025
Grandi cambiamenti nel 2025 per quanto riguarda le pensioni/Huntermagazine.it

C’è grande attesa da parte dei contribuenti per sapere quali misure di pensione anticipata verranno riconfermate anche per il 2025 e quali, invece, ci abbandoneranno alla fine di quest’anno. Ma non solo: chi è già in pensione è in attesa di sapere a quanto ammonterà la rivalutazione degli assegni il prossimo anno.

Ogni anno, infatti, gli assegni previdenziali vengono rivalutati e la percentuale dipende dall’andamento dell’inflazione. Nel 2023 la rivalutazione fu altissima: addirittura dell’8,1%. nel 2024 un po’ più modesta: del 5,4%. Quale sarà la percentuale nel 2025?

Pensioni 2025: ecco di quanto aumenteranno

Anche nel 2025 le pensioni aumenteranno per effetto della rivalutazione. E’ ancora presto per fare previsioni certe ma si possono già mettere in campo le prime ipotesi riguardo agli incrementi degli assegni per il prossimo anno. Il Governo di Giorgia Meloni sembra sempre più deciso a percorrere una determinata strada.

rivalutazione delle pensioni
Ecco quanti soldi in più riceverai nel 2025/Huntermagazine.it

E la strada è quella della razionalizzazione. Piaccia o no qualche taglio, il prossimo anno, ci toccherà e toccherà soprattutto le pensioni. A pagare il prezzo più alto saranno le pensioni più alte, le cosiddette “pensioni d’oro” la cui rivalutazione, dal 2023 in poi, è stata abbassata di molto.

Anche per il 2025 si prevede che la rivalutazione delle pensioni sarà pari al 100% dell’inflazione solo per gli assegni che non superano di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. Le pensioni che superano tale soglia massima saranno rivalutate ma secondo percentuali inferiori. Nello specifico:

  • rivalutazione del 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo, cioè fino a 2.271,76 euro lordi mensili;
  • rivalutazione del 85% per pensioni fino a 5 volte al minimo, cioè fino a 2.839,70 euro;
  • rivalutazione del 53% per pensioni fino 6 volte il minimo, cioè fino a 3.407,64 euro;
  • rivalutazione del 47% per pensioni fino a 8 volte il minimo, cioè a 4.543,52 euro;
  • rivalutazione del 37% per pensioni fino a 10 volte il minimo, da 4.543,53 euro a 5.679,40 euro;
  • rivalutazione del 22% sulle pensioni oltre 10 volte il minimo.

Pertanto l’Esecutivo conferma la volontà di privilegiare le pensioni più basse. Secondo le stime degli esperti  la rivalutazione delle pensioni subirà una brusca frenata e passerà dall’attuale 5,4% del 2024 all’1% nel 2025. Pertanto gli incrementi saranno quasi impercettibili.

Ad esempio una pensione di 1000 euro aumenterà di 10 euro al mese. Non si sa ancora se, come in questi due anni, ci sarà un’ulteriore  rivalutazione speciale per le pensioni minime che, al momento, si aggirano intorno ai 600 euro al mese, ben lontane dai 1000 euro di cui parlava il compianto ex premier Silvio Berlusconi.

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