I permessi legge 104 se non fruiti si perdono o vengono pagati in busta paga? Facciamo chiarezza

Chi ha la 104 può beneficiare di alcuni permessi retribuiti sul lavoro, ma cosa succede se questi permessi non vengono fruiti?

La Legge 104/92, anche nota come più semplicemente 104, è quella che in Italia tutela le persone con disabilità oppure i loro care-giver. Essa permette di usufruire di una serie di benefici, sia in ambito lavorativo che fiscale.

Permessi 104 non fruiti cosa succede
Cosa succede ai permessi della 104 se non vengono fruiti dal disabile o dal suo caregiver? (Foto Canva) – Huntermagazine.it

Tra le agevolazioni previste dalla 104 possiamo ad esempio annoverare la possibilità di acquistare veicoli con Iva agevolata al 4%, oppure una detrazione Irpef del 19%. O ancora la possibilità di fruire di permessi retribuiti sul lavoro.

Quest’ultimo beneficio, in particolare, si applica non soltanto alle persone con disabilità, ma anche ai loro care-giver. Un classico esempio è quello che riguarda un figlio che si prenda cura di un genitore disabile. Se quest’ultimo ha la 104, allora il figlio potrà sfruttare dei permessi sul lavoro al fine di prendersi cura del proprio genitore.

Cosa succede ai permessi della 104 se non vengono fruiti?

In particolare si tratta di 3 giorni di permesso retribuiti al mese, che si sommano ad alcuni permessi orari. Questi ultimi di hanno durata di 1 o 2 ore al giorno e variano in base alle ore lavorate. Nello specifico chi lavora meno di 6 ore può ottenere un’ora di permesso e chi ne lavora più di 6 può sfruttarne 2.

Permessi 104 non fruiti cosa accade
Nel caso in cui si decida di lavorare nei giorni di permesso 104 non è previsto alcun pagamento straordinario sullo stipendio (Huntermagazine.it)

Appurata l’entità dei permessi, alcuni potrebbero chiedersi cosa succede nel caso in cui non vengano fruiti. Si perdono? Si accumulano? Vengono retribuiti in busta paga come lavoro straordinario? Poniamo ad esempio il caso di un lavoratore invalido che decida di lavorare durante i suoi 3 giorni di permesso e scopriamo cosa succede alla retribuzione in questo caso.

Partiamo subito col dire che i permessi 104 non fruiti non sono considerati come lavoro straordinario. Proprio per loro stessa natura, infatti, questi permetti si applicano al normale orario di lavoro. Pertanto chiunque decida di lavorare anche durante quei giorni starà soltanto lavorando durante il proprio orario normale.

A questo punto è però necessaria una postilla, che riguarda gli aumenti di stipendio previsti per chi si occupa di familiari gravemente disabili. Per ogni ora di permesso fruita, verranno calcolati dei ratei in busta paga.

In secondo luogo va specificato che i permessi per la 104 possono essere fruiti anche in modo discontinuo, oppure suddividendoli in ore di permesso, piuttosto che in giornate. Un’altra loro caratteristica è quella di essere applicabili anche senza preavviso, ad esempio nel caso in cui si presenti un’emergenza sanitaria per il disabile titolare di 104. Ne consegue che i permessi, non essendo considerati straordinari, non vengono retribuiti con un pagamento maggiorato.

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