Si avvicina la scadenza delle quinta rata della Rottamazione delle cartelle esattoriali, ma potrebbe esserci una gradita novità per tutti i debitori.
Il 31 luglio 2024 è l’ultimo giorno utile per pagare la quinta rata della Rottamazione quater, che obbliga i contribuenti che hanno debiti con il Fisco. Ma la legge consente cinque giorni di tolleranza ai ritardatari; si potrà, dunque, adempiere fino al prossimo 5 agosto.
Gli interessati sono curiosi di scoprire se la scadenza verrà prorogata al 15 settembre, come si vocifera da un po’. Ovviamente, se l’indiscrezione dovesse essere confermata, si tratterebbe di una straordinaria notizia, perché rappresenterebbe un bel sollievo per i contribuenti (soprattutto per quelli che sono in procinto di partire per le vacanze).
Negli ultimi giorni, dunque, non si ha altro che parlare di un possibile slittamento della data di scadenza della quinta rata della Rottamazione. Cerchiamo di fare luce sulla questione, per consentire ai contribuenti di organizzare le proprie finanze.
Proroga scadenza quinta rata Rottamazione cartelle: ecco cosa c’è da sapere
Chi ha debiti con il Fisco affidati all’Agenzia delle Entrate tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 ha potuto beneficiare della Rottamazione quater e optare per il pagamento rateizzato della somma dovuta, fino a un massimo di 18 rate.
La scadenze, in particolare, sono state ripartite nel seguente modo:
- prima (o unica rata): 31 ottobre 2023;
- seconda rata: 30 novembre 2023;
- altre 16 rate: entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024.
Se, oltre i cinque giorni di tolleranza, i contribuenti non provvedono al versamento delle rispettive quote, si decade dal diritto alla Rottamazione. Nel corso dei mesi, tuttavia, il legislatore ha più volte previsto delle proroghe per i pagamenti, per consentire la regolarizzazione a una platea più ampia di persone.
Di recente, si sta discutendo sulla possibilità di introdurre uno spostamento della scadenza anche per la quinta rata della sanatoria, per evitare l’accavallamento di più adempimenti fiscali nello stesso periodo. La data proposta dalla Commissione Finanze della Camera sarebbe il 15 settembre 2024.
Al momento, però, non ci sono ancora informazioni ufficiali, nonostante manchi poco. I contribuenti interessati vorrebbero sapere con certezza se ci sono novità, per non rischiare di rimanere esclusi dalla sanatoria. Tra l’altro, se si accede al portale web dell’Agenzia delle Entrate, viene ancora indicata come scadenza la data del 31 luglio (e il 5 agosto con i giorni di tolleranza).
Questa situazione di incertezza è inammissibile, perché, come abbiamo anticipato, qualora venisse abolita la proroga, gli interessati potrebbero subire gravi conseguenze. Il consiglio, dunque, è di pagare le somme dovute entro il termine prescritto dalla legge, per avere la certezza del beneficio.