Btp Valore o Buoni Fruttiferi Postali? Ecco qual è la soluzione migliore per tenere a sicuro i risparmi

Tra le forme di investimento preferite dagli italiani ci sono il Btp Valore e il Buono Fruttifero Postale. Quali sono le differenze tra i due prodotti e quale conviene?

Una delle preoccupazioni principali tra coloro che hanno dei risparmi è proteggerli dall’inflazione e dal rincaro dei costi e, contemporaneamente, ottenere un rendimento.

Btp e buoni postali
I Btp e i Buoni Postali sono ottimi strumenti di investimento (huntermagazine.it)

Tra i prodotti più sicuri ci sono i Btp (Buoni del tesoro poliennali) e i Buoni Fruttiferi Postali e, in particolare i nuovi Btp Valore, una tipologia di titoli di Stato diretta ai risparmiatori individuali. Hanno una durata di 4 e 5 anni e assicurano dei rendimenti minimi predefiniti e un premio finale di fedeltà per chi li acquista nel periodo di collocamento e li lascia attivi fino alla scadenza.

I Buoni Fruttiferi Postali, invece, sono garantiti dallo Stato e possono essere rimborsati in ogni momento, senza costi aggiuntivi. Ma qual è il prodotto migliore e quello che garantisce i maggiori rendimenti? Scopriamolo.

Btp Valore e Buono Fruttifero Postale: caratteristiche e differenze

I Btp Valore non prevedono dei limiti massimi o riparti nel collocamento e, durante tale periodo, non si pagano commissioni sugli acquisti per i sottoscrittori. Sono, poi, caratterizzati da una tassazione agevolata del 12,50% e dall’esenzione dalle imposte di successione, anche sul rendimento, sulle cedole e sul premio fedeltà.

rendimenti btp e buoni postali
Quanto rendono i Btp e i Buoni Fruttiferi Postali? (huntermagazine.it)

Questo titolo di Stato può essere sottoscritto presso la propria banca oppure presso gli Uffici Postali con un conto titoli o con l’home banking. Attualmente, i rendimenti netti sono pari al 3,10%. Il Btp Valore può essere acquistato per una somma minima di 1.000 euro, senza costi di commissione.

Il rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali, invece, varia a seconda della cifra investita, della durata del Buono (ossia medio-breve o lungo termine) e alla tipologia (a seconda del periodo di permanenza o dell’età dell’investitore). La durata dei Buoni Postali va dai 3 ai 20 anni e, al pari dei titoli di Stato, i rendimenti sono tassati al 12,50%; sono, inoltre, soggetti a un’imposta di bollo dello 0,2% sul capitale, se il loro valore supera i 5.000 euro.

In ogni caso, per scoprire quale tipologia di Buono è quello più conveniente, è utile utilizzare il simulatore online di Poste Italiane. Ma cosa preferire tra i Btp Valore e i Buoni Fruttiferi Postali? La scelta varia a seconda delle esigenze dei risparmiatori e della loro propensione al rischio.

I Buoni Fruttiferi Postali hanno rendimenti più bassi, ma assicurano sempre il rimborso dell’intero capitale investito. I Btp Valore, invece, hanno rendimenti più alti ma soltanto se tenuti fino alla scadenza. Se, quindi, si procede con la vendita anticipata, non si può richiedere il rimborso al valore nominale, poiché viene ceduto al prezzo di mercato, che potrebbe anche risultare inferiore al costo iniziale.

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